COLESTEROLO “CATTIVO”: PREVENZIONE E SUOI ALLEATI NATURALI
Ogni volta che si esagera con alimenti grassi o dannosi si pensa al fegato ed al colesterolo. Ma cosa è il colesterolo? E’ solo “cattivo”? Quale è la declinazione LDL?
Iniziamo col dire che per essere trasportato nel sangue, il colesterolo ha necessità di essere combinato con delle proteine, formando le lipoproteine. Le lipoproteine sono classificate principalmente in base alla loro densità.
Le LDL sono le lipoproteine a bassa densità, comunemente chiamate anche "colesterolo cattivo". Trasportano il colesterolo dal fegato (fabbrica del colesterolo) al resto del corpo tramite il flusso sanguigno, rilasciandolo nei tessuti e nelle cellule dell'organismo.
Se i valori del colesterolo LDL (o LDL-C) sono “normali”, non sono pericolosi per l’individuo, anzi, sono necessari per il corretto funzionamento dell'organismo.
Una quantità eccessiva di LDL però può comportare rischi per la salute, soprattutto l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Di norma sono tre le buone abitudini che ci potrebbero aiutare a mantenere a bada il colesterolo cattivo: 1. una dieta sana ed equilibrata; 2. attività fisica; 3. conoscere per sesso ed età il momento in cui tenere sotto controllo il livello di colesterolo.
Rispetto al primo punto, bisogna ricordare che non è tanto importante ridurre il grasso in toto, ma piuttosto focalizzarsi su quali siano i grassi “buoni” e quali, invece, quelli da evitare. Grassi “buoni”: sono i mono o polinsaturi e sono contenuti negli oli vegetali come olio di oliva, girasole, soia o in noci, semi e pesce. Da ricordare che carciofo e bergamotto sono aiuti contro il colesterolo.
In relazione al secondo punto, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sono sufficienti almeno 150 minuti di attività fisica moderata a settimana per mantenere il fisico in allenamento e il peso sotto controllo, salvaguardando inoltre la salute.
Come terzo punto, infine, bisogna sapere quando tenere sotto controllo i livello di colesterolo perché ci sono altri fattori che regolano i livelli di colesterolo LDL e che non possono essere modificati, innanzitutto, sesso ed età: generalmente, infatti, il colesterolo “cattivo” aumenta con l’età ed è più basso nelle donne prima della menopausa, rispetto agli uomini. Vi sono poi fattori genetici: esistono infatti patologie, come l’ipercolesterolemia familiare, responsabili di aumentare i livelli di colesterolo sin dalla giovane età.

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