La cavità nasale è uno dei primi punti di contatto tra l'ambiente esterno e il corpo umano ed è molto sensibile alle variazioni di temperatura tanto che la barriera della mucosa nasale rappresenta la prima linea di difesa o barriera capace di impedire ai patogeni di entrare nel corpo attraverso la produzione di glicoproteine del muco, clearance mucociliare, e giunzioni strette epiteliali.
Le cellule epiteliali nasali svolgono anche un ruolo importante nell'avvio, nel mantenimento e nella regolazione dell'immunità innata. Ma perché esiste una relazione tra raffreddore e freddo? La risposta è che il raffreddore fa parte delle infezioni delle vie aeree superiori e come tutte le infezioni che coinvolgono quest'area soffre dell’effetto temperatura: la temperatura più bassa ne diminuisce l’immunità. In particolare il freddo inibisce l'attività delle cellule di difesa e la motilità delle ciglia delle vie respiratorie, quelle strutture che permettono di espellere le goccioline virali.
Arriva dunque il consiglio: tenere il naso al caldo perché i virus si propagano di meno quando la temperatura nasale non diventa inferiore a quella corporea.
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