L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELL'IMAGING MEDICO POTREBBE AMPLIFICARE LE DISUGUAGLIANZE
La tecnologia dell'intelligenza artificiale (IA) in campo medico ha la possibilità di automatizzare le diagnosi, ridurre il carico di lavoro dei medici e persino portare assistenza sanitaria specializzata alle persone nelle aree rurali o nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, con la possibilità arrivano potenziali insidie. La più “pericolosa” è quella relativa al set data di cui dispone l’IA che potrebbe non essere rappresentativa di tutte le “razze” e nemmeno di tutti i “generi” perché gran parte dei dati raccolti in grandi studi, perlopiù americani, tende a provenire da persone che hanno un accesso relativamente facile all'assistenza sanitaria. Poiché gli Stati Uniti tendono a eseguire più immagini rispetto al resto del mondo, questi dati vengono compilati in algoritmi che hanno il potenziale per influenzare i risultati in tutto il mondo. Ciò significa che i dati tendono ad essere distorti verso gli uomini rispetto alle donne e verso le persone che sono bianche piuttosto che di altre razze.
Link allo studio:
https://www.nature.com/articles/s41591-023-02264-0
