Il 2022 ci ha consegnato dati allarmanti sull'andamento della popolazione italiana: 719 mila morti in confronto a 393 mila nati, con una popolazione diminuita di 1,5 milioni di persone rispetto al 2014. Basterebbero questi numeri per comprendere lo stato di avanzamento dell'inverno demografico, che sta colpendo l'Italia.
Le prospettive demografiche, il contributo e i limiti dell'immigrazione, le difficoltà oggettive nel conciliare maternità e lavoro, la necessità di raggiungere quota 500 mila nascite entro il 2023 e 1,60 figli per donna entro il 2030 per sostenere il sistema di welfare nel nostro Paese.
Il quadro emerso dalla presentazione e dal commento dei dati ISTAT è, come detto, quello di un Paese in profonda crisi demografica, che rischia di perdere 11 milioni di residenti nei prossimi 40 anni e con un numero di decessi pari a 2,5 volte quello delle nascite.
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